GIORNALISMO MULTIMEDIALE

Sindacati Rai, difensori dell’indipendenza giornalistica

RAI sede Milano

Dopo gli episodi degli ultimi giorni, i rappresentanti sindacali della Rai si sono espressi con fermezza a difesa dell’indipendenza e dell’autonomia del servizio pubblico radiotelevisivo italiano. Citando la Costituzione che garantisce il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, essi hanno ribadito il loro impegno a tutelare tali principi a ogni costo.

In un comunicato diffuso il venerdì 16 febbraio 2024, il Cdr Approfondimento Rai e il Cdr di RaiNews 24 hanno delineato la visione della Rai che essi auspicherebbero. Questa Rai ideale avrebbe come unici padroni i cittadini italiani e coloro che vi lavorano, inclusi professionisti, tecnici, giornalisti e autori. Si tratterebbe di un servizio pubblico radiotelevisivo indipendente dai diktat governativi, italiani o stranieri, e non influenzato da dirigenti, ministri o partiti politici. Tale Rai non temerebbe di raccontare e rappresentare conflitti e scontri, ma promuoverebbe il dialogo tra idee diverse, offrendo voce a chi è emarginato e favorendo la trasparenza e la partecipazione democratica.

Nella dichiarazione, i rappresentanti sindacali sottolineano che la Rai auspicata è fatta dai suoi giornalisti, professionisti liberi e indipendenti, che rispondono unicamente ai telespettatori. Essi escludono qualsiasi influenza politica o governativa nella redazione dei contenuti, ribadendo che gli editori non possono decidere sui contenuti editoriali. Questa Rai si impegna per il diritto alla verità, rifiutando di nascondere ciò che il potere vorrebbe celare, e fornendo strumenti per la comprensione della realtà e il dibattito pubblico.

Il comunicato si conclude con una forte critica al clima attuale e una richiesta ai decisori politici di rispettare la libertà di espressione garantita dalla Costituzione. Essi esortano coloro che cercano di limitare la libertà di parola all’interno della Rai a rinunciare alle proprie pretese, ribadendo la loro determinazione a difendere l’autonomia e l’indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo italiano in ogni circostanza.