Attacco alla libertà di stampa: giornalista aggredito durante il lavoro
Ancora una volta, la libertà di stampa è stata minacciata da atti di violenza brutali. Il 6 marzo 2024, un cameraman di TeleReggio, Simone Incerti, è stato aggredito fisicamente mentre stava svolgendo il suo lavoro sul campo. Il suo aggressore, il figlio di un artigiano deceduto in un incidente sul lavoro, lo ha colpito ripetutamente, causandogli lesioni e danneggiando il suo equipaggiamento. Ordine dei giornalisti e Associazione della Stampa Emilia-Romagna hanno emesso un comunicato congiunto in cui esprimono profonda condanna per questo atto violento. Pur riconoscendo la tragedia della morte dell’artigiano, hanno sottolineato che nulla può giustificare l’aggressione nei confronti di un operatore dell’informazione che stava semplicemente svolgendo il suo compito nel pubblico interesse. Il comunicato evidenzia il clima di ostilità crescente verso i giornalisti e gli operatori dell’informazione. Questi professionisti sono fondamentali per la democrazia e per il diritto dei cittadini di essere informati, come sancito dall’articolo 21 della Costituzione italiana. Ordine dei giornalisti e Associazione della Stampa Emilia-Romagna hanno ribadito il loro sostegno totale a Simone Incerti e si sono impegnati a proteggerlo in tutte le sedi necessarie. Questo tragico episodio mette in luce la necessità di difendere la libertà di stampa e di contrastare qualsiasi forma di violenza contro coloro che lavorano per garantire il flusso di informazioni nella società.
Rsf rompe il muro della propaganda con Svoboda

Reporter senza Frontiere sta cercando di abbattere il muro della propaganda del Cremlino con un’audace iniziativa. Tramite il popolare satellite Hotbird di Eutelsat, nove canali televisivi e radiofonici indipendenti in lingua russa saranno trasmessi verso la Russia, i territori occupati dell’Ucraina e i Paesi baltici. Questa iniziativa fa parte del pacchetto satellitare Svoboda, un progetto presentato proprio da Reporter senza Frontiere all’Eurocamera con la partecipazione della Commissaria Ue alla trasparenza, Vera Jourova. Il pacchetto comprende una vasta gamma di contenuti, tra cui Echo, Radio Sakharov, Current Time, Euroradio, TV8, Ost/West 24, insieme ad altri canali compositi come Dimitry Gordon, Irina Shikhman, IStories, Holod Media, Novaya Gazeta Europe e molti altri ancora. Nei prossimi mesi, ulteriori fornitori di contenuti saranno aggiunti, insieme a un nuovo canale composito dedicato alle notizie. Il pacchetto sarà accessibile a 4,5 milioni di famiglie nella Federazione Russa e a circa 800mila nell’Ucraina occupata. “L’iniziativa dimostra che le democrazie possono esportare il giornalismo indipendente e invertire la logica della propaganda“, spiegano da Rsf in una nota.
Lorenza Ghidini alla guida di Radio Popolare

Per la prima volta nella sua storia, Radio Popolare, l’iconica emittente milanese, accoglie una donna alla guida: Lorenza Ghidini è stata nominata nuova direttrice editoriale, segnando un momento di svolta per la storica radio. Questa nomina avviene in un momento significativo, poiché nel 2025 la radio festeggerà il cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione. L’elezione di Ghidini è avvenuta ieri sera durante l’assemblea dei soci della cooperativa dei lavoratori di Radio Popolare. Questo importante passo segue un decennio di servizio come caporedattrice e membro dei comitati interni di governance. Con la nomina di Ghidini, Radio Popolare può ora vantare una leadership al femminile, affiancando Catia Giarlanzani, amministratrice delegata di ERREPI S.p.A., già in carica da dieci anni. Da ben 25 anni Ghidini è una figura autorevole nel panorama dell’informazione politica e attuale. La sua trasmissione “Prisma”, in onda ogni mattina su Radio Popolare, è seguita da migliaia di ascoltatori non solo a Milano e in Lombardia, ma anche online in altre regioni italiane e all’estero attraverso il sito www.radiopopolare.it. Particolarmente sensibile alle tematiche femministe e alle battaglie contro le discriminazioni e la violenza di genere, Ghidini immagina un futuro radioso per Radio Popolare durante i suoi prossimi tre anni di mandato. La vede come una voce attiva e incisiva nell’opposizione alle forze politiche di destra, sempre più radicata e coinvolta nel dialogo con la comunità locale, e proiettata verso un futuro vibrante e creativo. Il legame di Ghidini con Radio Popolare risale al 1998, sotto la direzione di Piero Scaramucci, uno dei suoi fondatori. Questa radio, nata negli anni settanta dall’ambiente della sinistra extraparlamentare milanese, ha trovato in Ghidini una custode appassionata della sua storia e dei suoi valori, con una particolare attenzione alla Resistenza. Nata a Milano nel 1972, Ghidini proviene da una famiglia con radici a Parma e con un bisnonno che ha fatto parte dell’Assemblea Costituente. Dopo gli studi in lettere presso l’Università Statale e la laurea in storia contemporanea, ha perfezionato le sue competenze frequentando la scuola di giornalismo IFG. La sua passione per la storia e la sua dedizione al giornalismo continuano a guidarla in questa nuova fase della sua carriera, promettendo un futuro brillante per Radio Popolare sotto la sua guida illuminata.