Trump Media: il debutto a Wall Street del social “Truth”

Il magnate Donald Trump si appresta a un nuovo capitolo nel mondo della tecnologia e dei media con l’esordio della sua società, Trump Media & Technology Group, sul mercato azionario di Wall Street martedì prossimo. L’annuncio della quotazione arriva dopo l’approvazione da parte degli investitori di Digital World Acquisition Corp. della fusione con il social media di Trump, noto come ‘Truth’. “Come società quotata perseguiremo la nostra visione per costruire un movimento e riprenderci internet dai censori di Big Tech”, ha affermato l’amministratore delegato di Trump & Technology Group Devin Nunes. La nuova entità sarà quotata al Nasdaq con il simbolo DJT, che sono le iniziali dell’ex presidente. L’operazione, secondo le segnalazioni dell’Ansa, varrà circa 5 miliardi di dollari, di cui 3,5 miliardi finiranno direttamente nelle mani di Trump, con una quota del 60%. Questa cifra è sorprendente per un social media che in poco più di due anni ha accumulato un numero relativamente basso di utenti e poche entrate, oltre ad essere coinvolto in un’indagine per insider trading e aver ricevuto una multa dalla Sec, l’autorità di regolamentazione dei mercati statunitensi. Tuttavia, l’accordo presenta alcuni vincoli per Trump. Il magnate non potrà vendere le sue azioni prima di sei mesi, a meno che gli azionisti non gli concedano l’autorizzazione. Mentre potrebbero essere inclini a farlo, dato il loro supporto a Trump, potrebbero anche preoccuparsi che la vendita massiccia delle azioni dell’ex presidente possa causare una svalutazione del titolo.
Crisi al The Hollywood Reporter Roma: giornalisti in sciopero

I giornalisti di The Hollywood Reporter Roma hanno dichiarato cinque giorni di sciopero per sollevare l’allarme riguardo alla situazione economica del giornale, dopo ripetuti ritardi nei pagamenti degli stipendi. La decisione è stata presa dopo un documento approvato dall’assemblea della redazione, evidenziando un grave ritardo nei pagamenti degli stipendi e delle collaborazioni, nonostante le promesse dell’editore per una risoluzione tempestiva. Gian Marco Sandri, editore del giornale, ha ammesso i problemi di liquidità, sottolineando gli investimenti personali e il modello di sostenibilità diverso dallo standard italiano. Ha assicurato che si sta lavorando per risolvere la situazione nelle prossime settimane. Nonostante gli sforzi, i giornalisti hanno deciso di protestare per ottenere chiarezza sul futuro del giornale e il pagamento dei salari arretrati, evidenziando la loro dedizione e resilienza nel portare avanti il giornale nonostante le difficoltà.
Lucia Manca nominata alla guida del sito dell’ANSA

Lucia Manca è stata scelta da Luigi Contu, direttore dell’ANSA, per guidare il sito dell’agenzia di stampa, prendendo il posto di Massimo Sebastiani, recentemente pensionato dopo anni di servizio come responsabile digitale. Durante il suo mandato, Sebastiani ha contribuito notevolmente a far diventare il sito dell’ANSA un punto di riferimento nell’informazione digitale italiana. Lucia Manca ha trascorso gran parte della sua carriera professionale presso l’ANSA, principalmente occupandosi di economia. Quando il sito dell’agenzia è stato oggetto di riorganizzazione e rilancio, Manca è stata trasferita dalla redazione economica alla gestione del sito come capo servizio. Manca sarà affiancata da un team esperto, composto da Cristiano Pandolfo, figura storica di ANSA.it, Monica Diamanti ed Enrica Di Battista.
Adnkronos e Oman News: nuove frontiere dell’informazione globale
L’agenzia di stampa italiana Adnkronos e l’Oman News Agency (Ona) hanno recentemente firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per consolidare la cooperazione nel campo dell’informazione. L’accordo è stato siglato da Ibrahim bin Saif Al Azri, direttore generale dell’Ona, e da Giuseppe Marra, presidente del gruppo Adnkronos, alla presenza dell’ambasciatore italiano a Mascate Pierluigi D’Elia e del suo omologo omanita a Roma, Nizar bin Al Julanda bin Majid Al Said. Questo accordo rappresenta un importante passo avanti nei rapporti tra il Sultanato dell’Oman e l’Italia, evidenziando il desiderio delle due agenzie di rafforzare la cooperazione nel campo delle notizie e dell’informazione. L’accordo mira anche a promuovere corsi di formazione, visite di esperti e a concordare iniziative in diversi settori di cooperazione. Giuseppe Marra ha sottolineato l’importanza dell’accordo, che si inserisce in una serie di intese già stabilite dall’Adnkronos con altre agenzie straniere, al fine di consolidare la presenza dell’agenzia nella regione. Allo stesso modo, Nizar bin Al Julanda bin Majid Al Said ha espresso l’intenzione di sviluppare “forti rapporti di cooperazione e scambio” tra le due agenzie, sottolineando l’importanza di questo accordo per entrambe le parti coinvolte.
Rai Way: strategie di crescita e consolidamento

Nell’ambito di una strategia ambiziosa volta a espandere le proprie operazioni e consolidare le infrastrutture nazionali di trasmissione, i vertici di Rai Way hanno recentemente presentato il loro piano industriale per il periodo 2024-2027. Questo importante passo è stato intrapreso dopo aver ottenuto il via libera dal Consiglio di Amministrazione dell’azienda. Oltre agli obiettivi economici tradizionali, il piano evidenzia una chiara intenzione di perseguire la crescita attraverso acquisizioni esterne, dimostrando un forte interesse nel consolidamento delle infrastrutture di trasmissione a livello nazionale. Secondo i dirigenti aziendali, questo piano rappresenterebbe una mossa “trasformativa” per Rai Way, capace di ridefinire radicalmente la società stessa. L’Amministratore Delegato di Rai Way, Roberto Cecatto, ha spiegato che il piano è progettato per adattarsi a una varietà di scenari, sia mantenendo la società come entità autonoma che nell’ambito di un processo di consolidamento più ampio. Cecatto ha anche fatto riferimento a una possibile operazione con Ei Towers, società attiva nello stesso settore, descrivendo la fusione come un’opportunità che potrebbe portare a vantaggi strategici e industriali significativi. Tuttavia, Cecatto ha sottolineato che, nonostante l’interesse e la volontà di Rai Way, le decisioni riguardanti un possibile consolidamento non sono esclusivamente nelle loro mani, ma sono influenzate anche da fattori regolamentari e altre considerazioni esterne. Inoltre, ha indicato che l’azienda sta lavorando per fornire agli stakeholder tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni informate, garantendo che il piano rimanga valido in qualsiasi scenario si presenti. Anche il CFO di Rai Way, Adalberto Pellegrino, ha confermato che l’azienda è supportata da un consulente esterno, citando indiscrezioni che indicano Citigroup come tale advisor. Parallelamente, la Rai ha manifestato interesse nel valutare opportunità industriali di sviluppo per Rai Way, confermando di essere coinvolta attivamente nel processo decisionale. Questo indica un impegno da parte della società pubblica nel massimizzare il valore di Rai Way e sfruttare appieno le opportunità di crescita nel settore delle infrastrutture di trasmissione.