Il 2023 ha visto un significativo aumento dell’attenzione mediatica sulle questioni legate alla diversità in Italia, ma l’analisi del ‘Diversity Media Report 2024’ svela che, nonostante questo incremento, la rappresentazione rimane spesso confinata a contesti emergenziali, criminali o problematici.
Il rapporto annuale, condotto dalla Fondazione Diversity e presentato a Palazzo Marino, traccia un quadro della presenza delle diversità nei media italiani di informazione e intrattenimento. Secondo i dati raccolti in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia, c’è ancora una carenza significativa di spazio dedicato alle persone di categorie sottorappresentate nei servizi riguardanti questioni sociali, diritti e nelle “soft news” che trattano di costume e società. In particolare, disabilità, comunità LGBT+ e aspetto fisico sono le grandi assenti nei telegiornali, mentre nei programmi di intrattenimento la narrazione spesso si risolve in toni paternalistici o sensazionalistici.
Tuttavia, la ricerca indica segnali di cambiamento positivi in alcune forme di media, come cinema, serie per giovani, podcast, programmi radiofonici e contenuti digitali. Le serie televisive straniere sono state elogiate come esempi di rappresentazione inclusiva.
Come consuetudine, i programmi e i prodotti mediatici rilevanti evidenziati dalla ricerca entreranno in nomination per i Diversity Media Awards 2024. Questo evento benefico, condotto da Francesca Michielin e Ema Stokholma, si svolgerà il 28 maggio presso il Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano e sarà trasmesso su Rai1 il 28 giugno in seconda serata. Tra i film italiani nominati come migliori ci sono ‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi, ‘Io Capitano’, ‘L’ultima volta che siamo stati bambini’ di Claudio Bisio, ‘Mi fanno male i capelli’ di Roberta Torre, ‘Nata per te’ di Fabio Mollo e ‘Stranizza d’amuri’ di Giuseppe Fiorello. Mentre tra le serie tv italiane in nomination troviamo Gigolò per caso, La legge di Lidia Poët, Love Club e Questo mondo non mi renderà cattivo.
Tra i candidati al titolo di “personaggio dell’anno” spiccano nomi come Amalia Ercoli Finzi, pioniera italiana nell’ingegneria aeronautica, Chiara Bordi, giovane attrice nota per le sue interpretazioni in serie come Prisma e I fantastici cinque, il rapper italo-tunisino Ghali, Jakub Jankto, uno dei pochi calciatori ad aver fatto coming out rispetto al proprio orientamento sessuale, e infine Luciana Littizzetto e Paola Cortellesi, iconici volti della cultura e dell’intrattenimento italiani.