GIORNALISMO MULTIMEDIALE

L’Evening Standard cambia formato, da quotidiano a settimanale

Evening Standard

Mercoledì scorso, l’Evening Standard, storico tabloid inglese, ha annunciato che smetterà di uscire nel formato quotidiano e diventerà un settimanale. Il giornale, distribuito gratuitamente dal 2009 soprattutto nella metropolitana di Londra, affronterà un radicale cambiamento per adattarsi ai tempi moderni e alle mutate abitudini dei lettori.

La dirigenza dell’Evening Standard ha spiegato che il modello gratuito non funziona più. La pandemia ha ridotto significativamente il numero di pendolari che utilizzano i mezzi pubblici, diminuendo di conseguenza il bacino di lettori abituali. Inoltre, l’introduzione del segnale telefonico su gran parte delle linee della metropolitana di Londra ha cambiato le abitudini di lettura dei viaggiatori, che ora preferiscono consultare il proprio telefono piuttosto che leggere il giornale durante il tragitto.

Negli ultimi sei anni, l’Evening Standard ha registrato una perdita di 84,5 milioni di sterline (circa 100 milioni di euro). Per continuare le pubblicazioni, il giornale ha dovuto fare affidamento sui finanziamenti diretti di Evgeny Lebedev, che insieme al padre Alexander Lebedev, ex esponente del KGB, acquistò una quota di maggioranza del giornale nel 2009.

La nuova rivista si chiamerà ES Magazine e uscirà con frequenza ridotta, concentrandosi su un’analisi più approfondita delle questioni rilevanti per i londinesi, secondo quanto dichiarato dal direttore Paul Kanareck. Il giornale investirà maggiormente sul proprio sito internet, adeguandosi così alle nuove esigenze del pubblico digitale.

Simon Jenkins, columnist del Guardian ed ex collaboratore dell’Evening Standard, ha commentato la notizia con nostalgia, riconoscendo che da tempo la qualità del giornale fosse in declino. Jenkins ha sottolineato come tutto il giornalismo locale abbia perso valore, una riflessione amara che trova conferma nelle difficoltà incontrate da numerose testate locali negli ultimi anni.

Fondato nel 1827, l’Evening Standard è stato per decenni un’istituzione londinese. Con la sua prima edizione distribuita già a mezzogiorno, ha rappresentato un punto di riferimento nel panorama dell’informazione cittadina. Il giornale ha ospitato nomi illustri del giornalismo e della critica teatrale, e ha avuto corrispondenti a Parigi e Washington.
Negli anni, l’Evening Standard ha partecipato attivamente alla vita pubblica di Londra, supportando importanti iniziative culturali e sociali, come la campagna per l’apertura al pubblico di Somerset House e la salvaguardia di Covent Garden.
Il passaggio a un formato settimanale segna la fine di un’era per l’Evening Standard e per il giornalismo londinese. La chiusura dell’edizione quotidiana riflette una tendenza più ampia che vede il declino della stampa locale a favore di media digitali e social. Negli ultimi anni, oltre 300 giornali locali hanno chiuso in Gran Bretagna, lasciando un vuoto significativo nella copertura delle notizie locali.