Sanremo 2025, nuove date: dall’11 al 15 febbraio

Il Festival di Sanremo 2025 si terrà dall’11 al 15 febbraio, invece che dal 4 all’8, come inizialmente previsto. L’annuncio è stato fatto dall’amministratore delegato della RAI, Roberto Sergio, durante la presentazione del palinsesto per la stagione 2024/2025. La decisione di posticipare il festival è stata presa per evitare la sovrapposizione con le semifinali di Coppa Italia, programmate dalla Lega Serie A nella stessa settimana originaria del festival. Sergio ha criticato la scelta della Lega Serie A definendola «improvvida» e ha sottolineato che non c’è stata possibilità di cambiare le date delle partite. Da parte sua, la Lega Serie A ha spiegato che lo spostamento della Coppa Italia sarebbe complicato a causa della potenziale sovrapposizione con le partite di Champions League, rendendo difficile la gestione del calendario sportivo. Questo cambiamento mira a garantire che il pubblico possa seguire entrambi gli eventi senza conflitti. Il Festival di Sanremo è uno degli eventi televisivi più attesi in Italia, e la RAI intende massimizzare l’audience evitando sovrapposizioni con importanti eventi sportivi.
Evan Gershkovich condannato a 16 anni in Russia

Venerdì scorso, il tribunale di Ekaterinburg, nella regione di Sverdlovsk, ha condannato Evan Gershkovich, un giornalista del Wall Street Journal, a 16 anni di carcere con l’accusa di spionaggio, una condanna priva di prove e ritenuta politicamente motivata. Gershkovich, arrestato nel marzo 2023, è il primo giornalista statunitense detenuto in Russia dai tempi della Guerra fredda. Il reporter è stato fermato dai servizi segreti russi mentre stava lavorando a un articolo sulle operazioni del gruppo Wagner. Le autorità russe sostengono che abbia raccolto informazioni segrete riguardanti una fabbrica di attrezzature militari nella regione di Ekaterinburg per conto della CIA, ma non sono state presentate prove a sostegno di queste accuse. Dopo oltre un anno di detenzione preventiva nella famigerata prigione di Lefortovo a Mosca, un luogo noto per ospitare oppositori politici e giornalisti critici nei confronti del governo russo, il processo contro Gershkovich si è svolto a porte chiuse. La procura di Ekaterinburg aveva richiesto una pena di 18 anni, e il giornalista rischiava fino a 20 anni di reclusione. Il governo statunitense e il Wall Street Journal hanno respinto categoricamente le accuse, definendole come pretestuose e fabbricate. Molti esperti e osservatori internazionali considerano questo caso un tentativo della Russia di ottenere vantaggi diplomatici attraverso scambi di prigionieri, una pratica già vista nel caso della giocatrice di basket Brittney Griner, detenuta in Russia e poi liberata in uno scambio con il trafficante d’armi Viktor Bout. Alcune ipotesi indicano la possibilità di uno scambio che coinvolga Gershkovich. Il presidente Joe Biden ha espresso un serio interesse nel risolvere la situazione, ma al momento non ci sono sviluppi concreti in merito. Evan Gershkovich, 32 anni, è nato a New York da genitori ebrei fuggiti dall’Unione Sovietica. Ha sempre mantenuto un forte legame con la cultura russa, parlando russo in famiglia e mostrando un interesse profondo per la storia e le tradizioni del paese. Prima di lavorare al Wall Street Journal, ha collaborato con il New York Times e il Moscow Times, distinguendosi per la sua conoscenza della Russia e per la sua copertura della guerra in Ucraina.
Andrea Purgatori, un anno dopo: La7 lo ricorda con Atlantide

Oggi, 19 luglio, è il primo anniversario della scomparsa di Andrea Purgatori, figura centrale nel panorama giornalistico italiano. Per commemorare la sua carriera, La7 dedica una serata speciale di Atlantide, celebrando il suo impegno per la verità e la giustizia. Purgatori, giornalista dal 1974, conseguì il Master in Journalism alla Columbia University nel 1980. Lavorò al Corriere della Sera dal 1976 al 2000, dove divenne celebre per le sue inchieste su eventi cruciali come il caso Moro e la strage di Ustica. Si occupò di terrorismo e mafia, documentando i delitti dal 1982 fino alla cattura di Totò Riina. I suoi reportage abbracciarono conflitti globali: la guerra in Libano, la guerra Iran-Iraq e la guerra del Golfo, offrendo uno sguardo lucido e coraggioso sui fronti più pericolosi. Oltre al Corriere, Purgatori collaborò con L’Unità, Vanity Fair, The Huffington Post e Le Monde Diplomatique. Fu anche un abile sceneggiatore, noto per film come Il muro di gomma, che racconta la sua inchiesta su Ustica, e Il giudice ragazzino. Per queste opere ricevette prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Nastro d’argento e il Globo d’oro. In televisione, Purgatori condusse programmi come Uno di notte su Rai 1 e collaborò a progetti innovativi con Corrado Guzzanti, partecipando a opere come Fascisti su Marte e Il caso Scafroglia. La sua versatilità lo portò a recitare in film e serie TV, tra cui Boris e opere di Carlo Verdone. Fu presidente di Greenpeace Italia e attivo in numerose istituzioni culturali. Dal 2017 condusse Atlantide su La7, un programma apprezzato per la sua profondità culturale, che gli valse il Premio Flaiano. Partecipò alla docu-serie “Vatican Girl – La scomparsa di Emanuela Orlandi“, disponibile su Netflix. La serie esplora il mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno 1983 a Roma. Le ultime settimane di Andrea Purgatori sono segnate da una tragica serie di eventi, secondo gli esperti. Presso la clinica Villa Margherita di Roma, nessun medico è riuscito a diagnosticare correttamente la sua condizione, un’endocardite che coesisteva con un tumore ai polmoni, ignorando la possibilità di una terapia antibiotica salvavita. Purgatori è deceduto il 19 luglio 2023 a causa dell’inerzia medica, con il cardiologo Guido Laudani tra i quattro medici indagati per omicidio colposo. Solo dopo il trasferimento al Policlinico Umberto I sono stati identificati correttamente i problemi di salute di Purgatori, escludendo le metastasi cerebrali erroneamente diagnosticate e confermando l’endocardite batterica. La famiglia, assistita dall’avvocato Alessandro Gentiloni Silveri, ha denunciato gravi errori medici, inclusi trattamenti invasivi non necessari, sollevando interrogativi sulla responsabilità e sulla qualità dell’assistenza sanitaria fornita. La sua camera ardente fu allestita al Campidoglio. I funerali si tennero a Roma, testimoniando l’affetto e la stima di molti.
Giubileo 2025: aperta la gara per l’affidamento dell’ufficio stampa

Roma Capitale ha lanciato ufficialmente la procedura aperta per l’affidamento dei servizi di ufficio stampa in vista delle celebrazioni del Giubileo 2025. Questo importante evento, atteso con fervore dalla città eterna e da pellegrini provenienti da tutto il mondo, richiede un supporto comunicativo efficace e di alto profilo. Il valore stimato dell’appalto, al netto dell’Iva, è di 380.000 euro. L’obiettivo è quello di garantire una copertura mediatica capillare e una comunicazione strategica per tutte le attività e le iniziative legate al Giubileo, che si terranno nel corso dell’anno successivo. Le offerte dovranno pervenire entro il 1° agosto 2024 alle ore 12:00. L’incarico affidato avrà una durata di 18 mesi, garantendo continuità e stabilità nella gestione della comunicazione per tutto il periodo che precede e segue il Giubileo 2025. La documentazione completa necessaria per partecipare alla gara è disponibile sul portale ufficiale di Roma Capitale. Tutti i potenziali offerenti sono invitati a consultare attentamente i requisiti e le modalità di partecipazione specificati nel bando, al fine di assicurare una candidatura conforme alle richieste dell’amministrazione.