Accordo Italpress-AmCham per potenziare le relazioni italo-americane

Italpress, una delle agenzie di stampa più rispettate in Italia, sta consolidando la sua presenza nel mercato americano grazie a una nuova e significativa partnership con AmCham, l’American Chamber of Commerce in Italy. Questa collaborazione arriva a meno di un anno dall’apertura del suo ufficio di corrispondenza a New York e dagli accordi strategici siglati nel corso degli ultimi mesi. AmCham, fondata nel 1915, è una delle principali istituzioni che promuovono le relazioni commerciali tra Italia e Stati Uniti. Recentemente presieduta da Stefano Lucchini, la Camera di Commercio Americana in Italia rappresenta un’importante piattaforma per le imprese che operano tra i due Paesi. Simone Crolla, Consigliere Delegato di AmCham, esprime entusiasmo per la nuova alleanza con Italpress. “Siamo entusiasti di annunciare la collaborazione tra AmCham Italy e Italpress, agenzia prestigiosa che viene ad aggiungersi al già cospicuo numero di Soci della Camera. Questa partnership ci permetterà di far conoscere ulteriormente le attività AmCham, le tante iniziative in calendario nel prossimo anno, il lavoro dei nostri Comitati di advocacy e il nostro programma di video podcast di successo “15 minutes with…” avvicinando ulteriormente le nostre comunità imprenditoriali e promuovendo nuove opportunità di crescita e sviluppo. Insieme, lavoreremo per garantire una copertura completa e tempestiva delle notizie che influenzano il business transatlantico, offrendo un valore aggiunto ai lettori e sostenendo il dialogo tra le imprese italiane e americane”. Anche il direttore di Italpress, Gaspare Borsellino, si dice entusiasta dell’accordo. “Sono veramente contento ed orgoglioso di questa prestigiosa partnership che ci permette di raggiungere le più importanti aziende italiane che hanno interessi commerciali in America e le più grandi multinazionali americane che hanno interesse in entrambi i Paesi. Sarà per noi un piacere poter supportare AmCham nella dissemination delle loro attività ed iniziative sia sul nostro ampio network italiano che su quello americano”. (in foto, il direttore Gaspare Borsellino)
Agenzia Nova partner ufficiale del Meeting di Rimini

Anche per il 2024, Agenzia Nova sarà media partner ufficiale del Meeting di Rimini, confermando una collaborazione che sottolinea la vocazione internazionale comune. Durante l’edizione di quest’anno, che si svolgerà dal 20 al 25 agosto, Nova rilancerà e tradurrà contenuti del Meeting, focalizzandosi su dinamiche geopolitiche e scene internazionali, con particolare attenzione alla traduzione in arabo per i notiziari internazionali dell’agenzia. La partnership permetterà di coprire numerosi eventi di rilievo. Tra questi, l’intervento inaugurale del patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa il 20 agosto, il convegno sulla sicurezza energetica del Mediterraneo del 22 agosto, e il dialogo tra Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, segretario generale della Lega Musulmana Mondiale, e il cardinale Matteo Maria Zuppi il 23 agosto. Inoltre, saranno trattati anche vari convegni del Padiglione della Cooperazione Internazionale, sostenuti dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. Fabio Squillante, editore e direttore generale di Agenzia Nova, ha espresso soddisfazione per il rinnovo della collaborazione con un importante evento internazionale in Europa. Ha sottolineato l’orgoglio per il rafforzamento della partnership e il contributo dell’agenzia, che vanta una rete globale di corrispondenti e una forte presenza in Medio Oriente e Africa, alla missione di pace e dialogo del Meeting. Eugenio Andreatta, responsabile della comunicazione del Meeting, ha evidenziato l’importanza della collaborazione con Agenzia Nova, che ha permesso di diffondere il Meeting in tutta la regione araba con oltre trecento articoli pubblicati l’anno scorso. Ha annunciato che continueranno a produrre contenuti in arabo, anche grazie al supporto di Wael Farouq dell’Università Cattolica di Milano.
BBC accusata di antisemitismo da 200 dipendenti

La BBC è finita al centro di una controversia riguardante presunti casi di antisemitismo all’interno dell’emittente pubblica britannica. Una lettera sottoscritta da oltre 200 dipendenti del settore televisivo, la maggior parte dei quali di origine ebraica, ha accusato la BBC di non aver affrontato seriamente i reclami relativi ai messaggi sui social media pubblicati da alcuni membri del proprio staff riguardanti il conflitto in corso nella Striscia di Gaza. Tra i firmatari più noti ci sono Danny Cohen, ex responsabile di BBC One e ora editorialista del Daily Telegraph, e Claudia Rosencrantz, ex dirigente di ITV. La lettera sottolinea la persistente presenza di pregiudizi e intolleranza all’interno dell’emittente, lamentando che non siano state adottate misure disciplinari nei confronti di alcuni dipendenti accusati di violare le linee guida interne sui social media. Tra questi, si citano i membri del team di BBC Arabic e Gary Lineker, l’ex calciatore e noto commentatore sportivo che ha espresso critiche nei confronti di Israele. Il portavoce della BBC ha risposto alle accuse dichiarando che l’emittente è impegnata contro ogni forma di abuso, pregiudizio o intolleranza e che ha processi consolidati per gestire preoccupazioni e reclami. Tuttavia, i firmatari della lettera chiedono un’indagine formale e urgente per affrontare quello che considerano un problema sistemico di antisemitismo e pregiudizio all’interno della BBC. La lettera fa riferimento a documenti inviati al presidente della BBC, Samir Shah, nei quali si sostiene che ci siano state numerose violazioni delle linee guida sui social media da parte del personale. I firmatari affermano che, mentre il network ha preso provvedimenti nei confronti di altri gruppi minoritari, non ha mostrato la stessa determinazione nei confronti delle questioni relative all’antisemitismo. Gary Lineker, in particolare, è stato criticato per aver ritwittato un post di un gruppo palestinese che denunciava le violazioni dei diritti umani da parte di Israele. Sebbene Lineker abbia successivamente rimosso il post, la questione ha sollevato ulteriori polemiche. Inoltre, la BBC aveva aggiornato le proprie linee guida sui social media lo scorso anno, specificando che i presentatori di programmi di punta devono bilanciare l’impegno verso la libertà di espressione e l’imparzialità. Nonostante la BBC abbia confermato di avere processi robusti per gestire le preoccupazioni e i reclami, i firmatari della lettera ritengono che il problema sia più profondo e sistemico, richiedendo una revisione urgente e completa delle pratiche dell’emittente. Il direttore generale della BBC, Tim Davie, ha dichiarato che i tweet di alcuni membri dello staff di BBC Arabic erano “inaccettabili” e ha affermato che l’emittente agisce con equità. Tuttavia, molti dipendenti ebrei si sentono traditi e chiedono che le preoccupazioni sollevate vengano trattate con la serietà che meritano.