GIORNALISMO MULTIMEDIALE

Sangiuliano al Tg1: scuse in diretta per la relazione con Boccia

Tg1 esclusiva Sangiuliano

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è stato ospite di un’intervista esclusiva al Tg1 durante la quale ha risposto alle accuse riguardanti la sua relazione con Maria Rosaria Boccia, imprenditrice e influencer, e alla presunta divulgazione di documenti riservati del G7 Cultura. Con voce emozionata e visibilmente commosso, Sangiuliano ha cercato di chiarire la sua posizione, chiedendo pubblicamente scusa e dichiarando di essere pronto a dimettersi nel caso in cui la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, lo richiedesse.

L’intervista del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano al Tg1, andata in onda mercoledì 4 settembre, non ha ottenuto i risultati sperati in termini di ascolti. Trasmetta in access prime time, l’intervista, condotta dal direttore Gianmarco Chiocci, è durata diciotto minuti, dalle 20:36 alle 20:54. Sebbene il ministro abbia affrontato temi delicati riguardanti la nomina della signora Maria Rosaria Boccia e la sua relazione personale con lei, il segmento ha visto un calo negli ascolti. Il Tg1 ha registrato circa 3,6 milioni di spettatori e un share del 22,5%, ma l’intervista è scesa a 3,2 milioni e 18,6%.

Sangiuliano intervista Tg1

IL CASO SANGIULIANO-BOCCIA

Tutto è iniziato il 26 agosto, quando Boccia ha pubblicato su Instagram una foto con Sangiuliano, annunciando di essere stata nominata sua consigliera per i grandi eventi. Il ministero ha smentito subito, dichiarando che la nomina non esisteva e accusando Boccia di cercare visibilità.

Nonostante le smentite, l’opposizione ha chiesto chiarimenti, mettendo in dubbio la gestione degli incarichi e la trasparenza del ministro. Nel frattempo, Boccia ha continuato a difendere pubblicamente la sua versione, affermando che la nomina era stata proposta, ma poi ritirata.

La vicenda si è complicata quando sono emerse mail organizzative per il G7 della Cultura, in cui Boccia era in copia, sollevando ulteriori dubbi sul suo ruolo. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha cercato di calmare le acque dichiarando che Boccia non aveva mai avuto accesso a documenti riservati e che nessun denaro pubblico era stato speso per lei. Tuttavia, Boccia ha continuato a controbattere, pubblicando ulteriori post sui social per sostenere le sue affermazioni.

Ci sono nuove fotografie di Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia che sono considerate molto delicate. Alex Fiumara, il fotogiornalista che ha realizzato le foto pubblicate da Gente, ha rivelato che esistono immagini più compromettenti, ma chi le possiede ha deciso di non pubblicarle per ora. Queste foto includerebbero immagini dei due mentre escono da uno studio medico.

Maria Rosaria Boccia ha utilizzato occhiali con telecamere invisibili, i Ray-Ban Stories, per registrare numerose conversazioni e messaggi audio con Sangiuliano e i suoi collaboratori, che potrebbero rivelare dettagli scottanti su nomine e affari interni del governo. Questi audio includerebbero anche commenti di Sangiuliano sui colleghi e sulla premier Giorgia Meloni.

C’è anche un’attenzione particolare sui legami tra Boccia e la società Ales, che gestisce i beni culturali per il Ministero della Cultura. Alcuni chiedono chiarimenti su come sono state fatte le nomine in Ales e se Boccia possa avere informazioni riservate su tali decisioni.

SCUSE, LACRIME E VERITÀ

Durante l’intervista, il ministro ha affrontato il tema della sua relazione con Boccia, affermando: “Il rapporto affettivo con Maria Rosaria Boccia è iniziato un po’ di tempo dopo la nostra conoscenza, ci siamo conosciuti a inizio maggio, a fine luglio il rapporto era finito”. Alla domanda se potesse emergere qualcosa di compromettente, Sangiuliano ha risposto: “Sicuramente potrebbero uscire le chat relative alla nostra relazione affettiva, ma questo secondo me sarebbe un reato”.

Il ministro ha quindi espresso profonda contrizione per l’imbarazzo creato: “La prima persona a cui devo chiedere scusa, perché è una persona eccezionale, è mia moglie. Chiedo scusa a Meloni per l’imbarazzo procurato a lei e al governo. Chiedo scusa ai miei collaboratori che si sono trovati coinvolti nella vicenda”. Le scuse sono state accompagnate da lacrime, rendendo evidente il coinvolgimento emotivo di Sangiuliano.

 DIMISSIONI RESPINTE

Sangiuliano ha poi affrontato le voci riguardanti le sue dimissioni, spiegando che Giorgia Meloni le ha respinte e lo ha incoraggiato a “chiarire subito il punto di verità” e a “essere sempre sincero”. Sangiuliano ha ribadito che non è stato speso nessun euro di denaro pubblico per la sua relazione con Boccia e che nessun documento riservato del G7 è stato divulgato: “Sono pronto a dimettermi subito dopo che Meloni me lo chiede, ma l’ho rassicurata con prove documentali che si tratta di una vicenda di gossip”.

Nel corso dell’intervista, Sangiuliano ha anche risposto alle domande riguardanti una conversazione in cui una voce femminile suggeriva di interrompere la nomina di Boccia. “La nomina non c’è stata e quanto alla voce a cui fa riferimento Maria Rosaria Boccia, io ricordo che in una discussione con mia moglie, lei mi diceva di interrompere ogni rapporto con questa persona, anche di tipo lavorativo. La voce potrebbe essere di mia moglie. Io non ho ascoltato questa conversazione”, ha precisato il ministro.

Interrogato sulla possibile violazione di documenti riservati del G7, Sangiuliano ha negato categoricamente: “Assolutamente no! Del G7 sono stati diffusi aspetti marginali, ma nessun documento classificato o riservato”. Ha poi precisato che alcuni documenti diffusi riguardavano solo dettagli organizzativi già pubblicati da altri media.

CONFLITTO D’INTERESSI

Per quanto riguarda la controversa nomina di Boccia, Sangiuliano ha dichiarato: “Da rapporto di amicizia, la relazione è diventata affettiva e sentimentale e dopo aver portato avanti l’ipotesi di nomina, ho consultato amici legali e il capo di gabinetto che mi hanno detto che tutto ciò poteva configurare un conflitto di interessi”. Ha quindi confermato di aver interrotto la procedura di nomina per evitare possibili scontri.

Il ministro ha poi raccontato di aver conosciuto Maria Rosaria Boccia all’inizio della campagna elettorale per le europee a una manifestazione di Fratelli d’Italia a Napoli, sottolineando che fu presentata da amici comuni.

Boccia, che usa Instagram per fare pressione e rivelare dettagli, continua a pubblicare nuove informazioni, mettendo in difficoltà il governo e sollevando dubbi su come sono state gestite le nomine e le risorse pubbliche.

Dopo che Gennaro Sangiuliano ha fatto una confessione in TV riguardo alla loro relazione, Boccia ha iniziato a pubblicare foto, video e documenti per dimostrare che il ministro non ha detto la verità.

Boccia, che ha notevolmente aumentato il suo seguito su Instagram in pochi giorni, usa il suo profilo per mostrare prove che contraddicono le dichiarazioni di Sangiuliano. Ha pubblicato documenti, email e registrazioni di telefonate, e ha persino commentato l’intervista di Sangiuliano con tono critico, accusandolo di mentire.

In risposta alla confessione di Sangiuliano, Boccia ha pubblicato storie su Instagram con messaggi come “Iniziamo a dire bugie” e ha sfidato pubblicamente la premier Giorgia Meloni, dimostrando che i documenti che Sangiuliano aveva detto di non avere esistono effettivamente.

L’intervista del ministro al Tg1 ha sollevato un’ondata di critiche sul ruolo della televisione di Stato. In un contesto in cui ci si aspetterebbe che un ministro risponda delle sue azioni in Parlamento, non al Tg1, l’uso dello spazio televisivo per una difesa personale ha sollevato preoccupazioni sullo scopo e l’imparzialità del servizio pubblico. L’accusa è che la Rai stia abbandonando la sua funzione informativa per diventare un veicolo di propaganda, suscitando paragoni con “TeleMeloni” e alimentando il timore che il servizio pubblico venga utilizzato per fini politici anziché per servire i cittadini.

Anche l’opposizione politica è arrabbiata perché il ministro ha avuto molto spazio sulla televisione pubblica per raccontare la sua versione dei fatti. Alcuni leader, come Elly Schlein, hanno paragonato la situazione a una soap opera e stanno chiedendo che Sangiuliano si dimetta dal suo incarico.