GIORNALISMO MULTIMEDIALE

Repubblica aggira lo sciopero: solidarietà da Fnsi e Usigrai

La Repubblica redazione

Il Comitato di redazione (Cdr) di Repubblica ha denunciato pubblicamente il tentativo dei vertici della testata di aggirare lo sciopero in corso delle giornaliste e dei giornalisti. La protesta, iniziata il 25 settembre 2024, nasce dal rifiuto della redazione di piegarsi alle ingerenze dell’editore e a pratiche che minano la deontologia professionale. Secondo il comunicato del Cdr, le azioni dell’azienda sono “gravemente estranee alla cultura del giornale” e rappresentano un attacco diretto ai valori storici di Repubblica. Il Cdr ha informato le associazioni di categoria, chiedendo l’apertura di un procedimento antisindacale per tutelare i diritti dei lavoratori.

In prima linea a sostegno dei giornalisti in sciopero c’è Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana), che ha ribadito la solidarietà del sindacato. Costante ha criticato la commistione tra pubblicità e informazione, definendola una prassi dannosa non solo per la fiducia del pubblico, ma anche per l’economia del giornale. Secondo la Fnsi, infatti, i contratti pubblicitari borderline rischiano di creare un danno economico maggiore rispetto agli eventuali benefici immediati.

Anche l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, si è schierato al fianco dei colleghi di Repubblica. In una nota, l’Usigrai ha lodato la “consapevolezza” della redazione, che con larghissima maggioranza ha votato per due giorni di sciopero. I rappresentanti sindacali hanno sottolineato l’importanza di difendere la trasparenza dell’informazione e contrastare ogni forma di confusione tra pubblicità e giornalismo, a tutela dei lettori e dell’autorevolezza del giornale.

Anche l’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti di Gedi Visual, la divisione che si occupa di contenuti multimediali per il gruppo Gedi, ha espresso piena solidarietà alla redazione di Repubblica, denunciando le gravi ingerenze durante l’evento Italian Tech Week. Il Cdr di Gedi Visual ha chiesto che venga garantita l’indipendenza giornalistica, affinché non si verifichino ulteriori compromessi tra editorialità e interessi commerciali.

Infine, la Stampa Romana ha dichiarato la propria disponibilità a difendere con ogni mezzo il diritto di sciopero, condannando il tentativo dell’azienda di trasmettere l’evento aggirando la mobilitazione dei giornalisti. Secondo il sindacato regionale, questa decisione è una grave violazione delle norme deontologiche e contraddice l’identità storica di Repubblica, minando la fiducia dei lettori.