GIORNALISMO MULTIMEDIALE

Dazn licenzia due giornalisti: scoppia la protesta

DAZN

Decisione inconcepibile, scrive l’associazione Lombarda giornalisti, chiedendo di revocare i licenziamenti.

Dopo una profonda riorganizzazione, annunciata a partire dall’estate scorsa, nelle ultime settimane sulla redazione di Dazn sono piombate due lettere di licenziamento per altrettanti giornalisti. La decisione ha messo in allarme i giornalisti, portandoli a proclamare lo stato di agitazione.

“L’azienda dopo aver avviato un piano di riorganizzazione aziendale che ha quasi dimezzato la redazione giornalistica, ha sempre manifestato di non voler ricorrere allo strumento dei licenziamenti. Volontà espressa anche dalle dichiarazioni pubbliche rilasciate dal Ceo di Dazn Italia”, hanno scritto i giornalisti dello streamer sportivo, in una nota pubblicata sul sito dell’Associazione Lombarda giornalisti.
La redazione non ha nascosto anche il suo “sconcerto” per i due licenziamenti, avvenuti “nonostante” – si legge ancora nel testo – “in questi mesi l’azienda abbia avviato un percorso di uscite volontarie non traumatiche attraverso incentivi all’esodo e forme di collaborazione”. “Proprio per questo di fronte a questa unilaterale decisione aziendale, la redazione di Dazn proclama lo stato di agitazione ed esprime massima solidarietà ai colleghi”.

Dall’Alg è arrivata pronta la solidarietà per i colleghi. L’associazione ha definito la decisione di Dazn “inconcepibile se sono vere le affermazioni di grande rilancio che da luglio i vertici aziendali hanno presentato al mercato”, chiedendo di revocare “immediatamente” i provvedimenti.

“Delle due l’una: o Dazn è in crisi e non corrisponde al vero quanto decantato dai vertici aziendali negli ultimi mesi, o vuol far pagare l’annunciato rilancio 2024 al corpo redazionale anche a rischio di compromettere la qualità della sua offerta”, ha rilevato poi Paolo Perucchini, presidente Alg. “Come fiori all’occhiello della sua offerta Dazn sbandiera i diritti di trasmissione delle partite di calcio della Serie A e della Serie B, ma anche dell’Eurolega, dell’EuroCup e della Serie A di basket. Ma nel frattempo ristruttura pesantemente la sua redazione giornalistica e, ora spinge sui licenziamenti individuali. “Un atteggiamento inconcepibile, che non fa onore a un gruppo che vuole rappresentare lo sport italiano in televisione”.