Cambio ai vertici de Il Sole 24 Ore: Orioli lascia, Iotti subentra

Daniele Bellasio

Dal 1° dicembre 2024, Alberto Orioli, vice direttore vicario e capo della redazione romana de Il Sole 24 Ore, lascia il quotidiano economico dopo 40 anni di carriera. Orioli, figura storica del giornale, ha salutato i colleghi con un messaggio emozionante: “Grazie a voi ogni giorno è stato un privilegio e quasi mai ho pensato di fare un lavoro, per lo più ho dato corso a una passione. Un solo motto che so custodirete al meglio: liberi, responsabili, pensanti. Forza e coraggio”. Sebbene lasci l’incarico operativo, Orioli continuerà la collaborazione con l’inserto culturale Il Sole 24 Ore Domenica. Dal 1° gennaio 2025, il ruolo di vicedirettore e responsabile della redazione centrale sarà assunto da Roberto Iotti, attuale caporedattore centrale. Iotti lavorerà accanto ai vicedirettori Jean Marie Del Bo e Daniele Bellasio, quest’ultimo incaricato dello sviluppo digitale e multimediale del quotidiano. Inoltre, con decorrenza 1° dicembre 2024, Fabio Carducci assumerà la carica di caporedattore della Redazione di Roma. (In foto, Daniele Bellasio)

La Rai valuta un’iniziativa per regolarizzare i collaboratori

La Rai sta analizzando la possibilità di avviare una selezione interna per regolarizzare i giornalisti autonomi abilitati alla professione. L’iniziativa, ancora in fase preliminare, si concentra su profili di sostenibilità e compatibilità con le esigenze aziendali. La questione è stata sollevata durante un’interrogazione in Commissione Vigilanza da Stefano Candiani e altri commissari della Lega, a seguito del presidio organizzato il 16 ottobre dal sindacato Unirai, che rappresenta i liberi giornalisti Rai. “Prendiamo atto della risposta della Rai. Anche se incompleta, apre uno spiraglio sulla regolarizzazione dei giornalisti atipici”, ha dichiarato Francesco Palese, segretario dell’Unirai. Il sindacato sottolinea come i collaboratori autonomi siano una risorsa fondamentale per programmi di punta come Report, Porta a Porta, Presa Diretta, Unomattina, Agorà, La vita in diretta e Chi l’ha visto?. Nonostante il ruolo centrale che svolgono nella produzione dei palinsesti Rai, questi professionisti operano senza alcuna tutela contrattuale, una situazione che il sindacato giudica insostenibile. “Si riapra immediatamente il tavolo per trattare la loro regolarizzazione”, ha ribadito Palese. La Rai, nel suo intervento, ha specificato che ogni decisione sarà presa valutando con attenzione i criteri economici e organizzativi. Resta ora da capire se si aprirà un dialogo concreto tra l’azienda e i rappresentanti sindacali per offrire tutele stabili ai tanti giornalisti precari che contribuiscono al servizio pubblico.