La storica collaborazione tra il The Guardian e il The Observer giunge al termine con la cessione del celebre domenicale a Tortoise Media, una giovane realtà del giornalismo digitale. L’annuncio, avvenuto pochi giorni dopo uno sciopero di due giorni dei giornalisti del Guardian Media Group (GMG), ha sollevato accese polemiche sul futuro della testata e sulla direzione del gruppo editoriale.
La vendita prevede che lo Scott Trust, proprietario del The Guardian, diventi uno dei principali azionisti di Tortoise Media grazie a un investimento di 25 milioni di sterline destinati a progetti per il rilancio del The Observer nei prossimi cinque anni. Come parte dell’accordo, lo Scott Trust avrà un posto nel consiglio di amministrazione di Tortoise, presieduto da Matthew Barzun, ex ambasciatore degli Stati Uniti nel Regno Unito.
Fondato nel 1791, il The Observer è il più antico quotidiano domenicale del mondo. Questa è la prima volta che cambia proprietà dal 1993, quando venne acquistato dal GMG. La vendita segna una svolta storica per il panorama mediatico britannico e per lo stesso Observer, che dovrà affrontare un profondo processo di trasformazione sotto la guida di Tortoise Media.
La decisione di vendere il The Observer è stata fortemente contestata dai giornalisti del GMG, che hanno indetto uno sciopero il 4 e 5 dicembre, la prima protesta di questo genere in oltre 50 anni. Il sindacato dei giornalisti britannici, National Union of Journalists (NUJ), ha definito la vendita un “tradimento” della missione dello Scott Trust di proteggere l’indipendenza editoriale del gruppo.
Secondo il NUJ, la cessione del settimanale a un’azienda così giovane e digitale come Tortoise Media potrebbe mettere a rischio la sua tradizione giornalistica e il suo impegno verso il giornalismo progressista. Tuttavia, Tortoise ha dichiarato di voler onorare l’eredità del The Observer, garantendo il rispetto dei termini contrattuali esistenti per i dipendenti e offrendo la possibilità di licenziamenti volontari con incentivi migliorati.
James Harding, co-fondatore di Tortoise Media ed ex direttore della BBC, si è detto “onorato ed entusiasta” della sfida di rinnovare il The Observer. La testata verrà rilanciata con l’obiettivo di amplificarne la voce progressista e di adattarla alle nuove esigenze del giornalismo digitale.
Nonostante le rassicurazioni, molti osservatori si interrogano sulla sostenibilità del progetto e sul destino di una delle testate più iconiche del Regno Unito. Alcuni potenziali acquirenti rivali, tra cui l’imprenditore ecologista Dale Vince, avevano espresso interesse per il The Observer, ma l’accordo con Tortoise sembra ormai definitivo e verrà formalizzato nei prossimi giorni.