L’Espresso si prepara a una svolta epocale con il lancio di un nuovo sito digitale, previsto per gennaio 2025. Non si tratta di un semplice restyling, ma di una vera rivoluzione digitale, che mira a trasformare il modo di informare i lettori, mantenendo saldo il prestigio del cartaceo. La nuova piattaforma è stata progettata con un approccio data-driven, basandosi su un’analisi approfondita dei dati e confrontandosi con i benchmark internazionali più innovativi. Sarà mobile first, adatta alle esigenze di un pubblico sempre più connesso e dinamico, e costituirà un ecosistema digitale avanzato, fulcro di un giornalismo interattivo e partecipativo, dove i lettori diventeranno co-attori del processo informativo grazie a strumenti di engagement e comunicazione diretta con la redazione.
Non solo il sito: anche i canali social di L’Espresso subiranno una trasformazione significativa. Nuovi format e una veste grafica completamente aggiornata accompagneranno contenuti originali pensati per offrire un’esperienza immersiva e coinvolgente. Questo non è un semplice aggiornamento estetico, ma un ripensamento totale del nostro approccio, che punta a rimanere fedele alla verità e ai fatti, senza filtri.
Dal 1955, anno della sua fondazione, L’Espresso ha rappresentato una “struttura d’opinione”, come la definiva Eugenio Scalfari, e ha attraversato la storia d’Italia mantenendo saldi i suoi principi: “indipendenza di giudizio, culto della razionalità, disponibilità a comprendere ciò che è diverso da sé pur senza velleità imitative, lotta contro le mafie di potere, difesa delle minoranze, anche quando esse sostengono posizioni diverse e perfino opposte”. Questi valori restano immutati, anche in un mondo in continua evoluzione. L’obiettivo è continuare a offrire un’informazione più diretta, incisiva, ma sempre libera, raccontando la realtà con il coraggio che da sempre ci contraddistingue.
In un contesto segnato da disinformazione e fake news, si rinnova l’impegno per un giornalismo autentico e libero. L’obiettivo non si limita al racconto dei fatti, ma include un’indagine approfondita, la comprensione e la sfida al silenzio. L’uso del digitale non è guidato da tendenze passeggere, ma dalla volontà di fare la differenza, mantenendo il coraggio investigativo delle inchieste storiche. Si agisce ascoltando la crescente sfiducia nell’informazione, senza cercare il consenso unanime, ma offrendo una narrazione scomoda e autentica. L’approccio resta fedele ai principi di trasparenza e indipendenza, senza concessioni al potere o narrazioni di comodo.
Un ruolo chiave in questa trasformazione sarà affidato a Felice Florio, giovane giornalista di 31 anni che dal primo gennaio guiderà la nuova redazione digitale e i social de L’Espresso. Con la sua esperienza maturata in alcune delle redazioni online italiane più innovative, Florio rappresenta la volontà di puntare su una nuova generazione di professionisti per costruire il futuro del giornalismo.
In un contesto complesso, segnato dalla diffusione di menzogne e disonestà, l’obiettivo rimane quello di garantire un’informazione autentica. La missione è raccontare la verità senza compromessi, riconoscendo che la speranza è indissolubilmente legata a un giornalismo libero. Con il 70esimo anniversario, L’Espresso inaugura una nuova era improntata all’innovazione, mantenendo saldi i valori fondanti di indipendenza e coerenza.