Trump presta giuramento, ma la copertina del Time divide l’America

Trump giuramento 2025

Ieri, 20 gennaio, Donald Trump ha ufficialmente prestato giuramento come presidente degli Stati Uniti per il suo secondo mandato, un evento che segna il culmine del suo sorprendente ritorno politico. La rivista Time ha celebrato l’insediamento con una copertina d’impatto, raffigurante un’animazione del presidente che spinge tutto giù dalla scrivania Resolute dello Studio Ovale, accompagnata dalla didascalia: “È tornato“. La copertina ha suscitato reazioni contrastanti, con i conservatori che l’hanno accolta con entusiasmo sui social media. Trump è stato inoltre nominato “Persona dell’anno 2024” dalla stessa rivista, un riconoscimento già ottenuto nel 2016. Time ha sottolineato come il ruolo di Trump nella politica americana sia stato trasformativo, definendolo “l’agente di cambiamento più influente ad aver occupato la Casa Bianca dai tempi di Franklin Delano Roosevelt”. Nell’illustrazione della copertina, un paio di occhiali da sole da aviatore, simbolo del presidente uscente Joe Biden, sono visibili mentre vengono rimossi dalla scrivania, un gesto simbolico che ha generato commenti sul passaggio di potere. Alcuni commentatori hanno ricordato le precedenti copertine di Trump pubblicate da Time, inclusa quella del 2017 con il titolo ironico “Qui non c’è niente da vedere“. La deputata repubblicana Anna Paulina Luna ha reagito con entusiasmo, mentre l’ex membro del Congresso Matt Gaetz ha dichiarato: “Lo adoro”. Trump ha anche celebrato il suo riconoscimento come Persona dell’anno suonando la campanella d’apertura della Borsa di New York, sottolineando la sua centralità nella scena politica e finanziaria americana. Time ha concluso il proprio articolo ribadendo l’importanza del giuramento presidenziale. “Mentre assume l’incarico per la seconda volta, spetta a Trump e all’America garantire che il giuramento di preservare, proteggere e difendere la Costituzione venga mantenuto”.

Trump prolunga TikTok: 75 giorni per trovare acquirenti

Trump TikTok

Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per mantenere attiva TikTok negli Stati Uniti per altri 75 giorni, offrendo un temporaneo sollievo agli utenti della popolare piattaforma social, nonostante persistano preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale. L’ordine consente a ByteDance, la società madre cinese di TikTok, di guadagnare tempo per trovare un acquirente statunitense, evitando il divieto che sarebbe scattato il 19 gennaio. Questo passo avviene in un contesto di tensioni geopolitiche e regolamentari, con accuse che TikTok possa essere usato da Pechino per spiare e manipolare gli utenti americani. TikTok, con 170 milioni di utenti negli Stati Uniti, ha visto l’app disattivata per oltre 12 ore nel weekend prima del blocco previsto per legge. Dopo l’annuncio di Trump, il servizio è stato ripristinato per gli utenti esistenti, mentre Apple e Google non hanno ancora reso disponibile l’app nei loro store. Le preoccupazioni sulla sicurezza di TikTok risalgono al 2020, quando Trump aveva emesso ordini per vietare le operazioni di ByteDance e WeChat. Sebbene quei divieti fossero stati bloccati dai tribunali, il Congresso ha approvato recentemente una legge che obbliga ByteDance a vendere TikTok, imponendo sanzioni fino a 5.000 dollari per utente alle piattaforme che distribuissero l’app dopo il termine ultimo. Trump ha affermato che gli Stati Uniti potrebbero negoziare un controllo del 50% di TikTok, valutando la piattaforma fino a 500 miliardi di dollari. Tuttavia, l’applicazione dell’ordine esecutivo potrebbe sollevare dubbi legali, in quanto non è chiaro se l’estensione di 90 giorni prevista dalla legge possa essere retroattiva. Mentre ByteDance continua a dichiarare la propria riluttanza a vendere, la Cina ha mostrato segnali di flessibilità, suggerendo un possibile accordo. Nonostante ciò, resta da vedere se le società tecnologiche americane coinvolte, tra cui Oracle, Apple e Google, opteranno per conformarsi alle richieste legislative o alle pressioni presidenziali.