Abbonamenti HuffPost: tre livelli per ogni esigenza

HuffPost, una delle organizzazioni di notizie online più apprezzate al mondo, ha recentemente introdotto un innovativo programma di abbonamento a livelli pensato per migliorare l’esperienza dei suoi 60 milioni di lettori globali mensili. Questo programma – articolato in Silver, Gold e Platinum – offre un accesso esclusivo a contenuti premium e numerosi vantaggi riservati agli iscritti, evolvendosi dall’iniziativa di contributi volontari lanciata nel 2023. Tra i benefici proposti figurano esperienze senza pubblicità, accesso anticipato a nuove funzionalità e l’opportunità di partecipare a focus group esclusivi. Il piano Silver HuffPoster, disponibile a 5 dollari al mese, offre contenuti dedicati via e-mail e riduce le richieste di supporto finanziario. L’abbonamento Gold HuffPoster, a 10 dollari mensili, include tutti i vantaggi del livello Silver e rimuove completamente la pubblicità dal sito web e dall’app HuffPost. Per chi cerca un’esperienza ancora più esclusiva, il livello Platinum HuffPoster, al costo di 20 dollari al mese, include non solo i vantaggi dei livelli precedenti ma anche l’accesso anticipato alle nuove funzionalità, l’appartenenza al Platinum Club e una tote bag HuffPost gratuita per gli abbonamenti annuali. Secondo Kate Palmer, Executive Editor di HuffPost, il programma mira a fornire ai lettori un modo concreto per sostenere il giornalismo libero e pluripremiato in un contesto in cui la stampa indipendente affronta sfide crescenti. Allo stesso tempo, gli iscritti possono beneficiare di un’esperienza di lettura migliorata e di vantaggi personalizzati. HuffPost, rinomato per il suo giornalismo originale che spazia dalla politica allo stile di vita, continua a guidare il settore con una media di 60 milioni di lettori globali al mese e una lunga lista di riconoscimenti, tra cui il Premio Pulitzer e il National Magazine Award. Per unirsi alla comunità di sostenitori e scoprire tutti i vantaggi offerti, basta visitare il sito huffpost.com/membership.
Report a rischio: la squadra di Ranucci perde la sua libertà

La trasmissione d’inchiesta Report rischia di perdere la propria autonomia, a causa di una recente circolare che stabilisce nuovi criteri di controllo editoriale per i programmi Rai. La decisione è stata presa dall’amministratore delegato Gianpaolo Rossi, espressione dell’attuale governo, che ha richiesto una verifica sulla cosiddetta “segregazione dei poteri” per garantire che ogni programma sia supervisionato da una figura esterna alla produzione. Tale misura è stata giustificata con l’esigenza di rispettare i principi del servizio pubblico, ma l’intervento colpisce direttamente il conduttore Sigfrido Ranucci, che ricopre anche il ruolo di vicedirettore degli Approfondimenti, creando un apparente conflitto d’interessi secondo l’Internal Audit. La circolare prevede che ogni programma venga gestito da una struttura editoriale distinta, eliminando la possibilità che un conduttore ne detenga la gestione editoriale. La misura è stata interpretata da molti come un attacco diretto a Report, uno dei pochi spazi di giornalismo investigativo rimasti in Rai, e ha sollevato forti critiche. L’Usigrai, sindacato interno della Rai, ha denunciato l’iniziativa come un tentativo di mettere sotto controllo l’informazione pubblica, minando la libertà giornalistica. Anche esponenti politici come Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli hanno espresso preoccupazione, sottolineando come Report abbia recentemente portato alla luce importanti questioni di interesse pubblico, come l’inchiesta sulla società Visibilia legata alla ministra Santanchè. Per loro, questa riorganizzazione appare come un chiaro attacco all’autonomia della trasmissione e alla libertà d’informazione, chiedendo chiarimenti in Commissione di Vigilanza. (In foto, il giornalista Sigfrido Ranucci nello studio della trasmissione di Rai3 Report)