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DeepSeek sparisce dagli store, indaga il Garante Privacy

DeepSeek

DeepSeek, la piattaforma di intelligenza artificiale cinese, è improvvisamente scomparsa dagli store digitali di Google e Apple in Italia. Gli utenti che tentano di accedere al sito ufficiale della startup cinese riscontrano rallentamenti significativi nella navigazione. All’interno della sezione ‘Service Status’ della piattaforma è stato pubblicato un messaggio che segnala la presenza di un problema tecnico, attualmente in fase di risoluzione.

Nel frattempo, il Garante della Privacy italiano ha avviato un’indagine formale per verificare eventuali violazioni nella gestione dei dati personali degli utenti italiani. Nella serata del 28 gennaio, l’Authority ha inoltrato una richiesta di informazioni ufficiale a Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le due società cinesi che forniscono il servizio, disponibile sia via web che tramite app mobile. Le aziende hanno un termine massimo di 20 giorni per rispondere alle domande formulate dal Garante.

L’Authority ha richiesto chiarimenti su quali dati personali vengano raccolti, quali siano le fonti di acquisizione, le finalità del trattamento e la base giuridica che ne consente l’elaborazione. Particolare attenzione viene posta sulla localizzazione dei server, per accertare se i dati vengano conservati in Cina o in altre giurisdizioni. Un altro punto critico riguarda l’uso di web scraping per l’acquisizione di informazioni personali, con la necessità di chiarire se gli utenti – iscritti o meno al servizio – siano stati adeguatamente informati sulla raccolta e il trattamento dei loro dati.

L’indagine si concentra anche sull’addestramento dell’algoritmo di intelligenza artificiale, per verificare quali informazioni siano utilizzate nel processo di machine learning. Il Garante ha chiesto dettagli sulla gestione dei bias algoritmici, sulle misure di protezione dei minori e sulla prevenzione di eventuali interferenze sui diritti fondamentali, come nel caso di scenari elettorali o nella diffusione di contenuti sensibili.

Interpellato dall’agenzia ANSA, il presidente dell’Autorità per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, ha commentato la rimozione di DeepSeek dagli store italiani. “La notizia della sparizione dell’app è di poche ore fa, non so dirle se è merito nostro oppure no”, ha dichiarato. Ha inoltre confermato che, una volta ricevute le risposte dalle società cinesi, verrà avviata un’istruttoria approfondita per valutare il rispetto del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e adottare eventuali provvedimenti.