La Casa Bianca ha aperto ufficialmente le porte ai content creator, ridefinendo il concetto di new media e riconoscendo il crescente impatto delle piattaforme digitali come TikTok. Questa svolta segna un cambiamento storico nella comunicazione presidenziale, con la portavoce Karoline Leavitt che ha annunciato una nuova sezione della James Brady Press Briefing Room dedicata a giornalisti indipendenti, podcaster, influencer e altri creatori di contenuti.
L’obiettivo dichiarato è ampliare il pubblico raggiunto dal messaggio della Casa Bianca, adattandosi alla trasformazione del panorama mediatico. Trump ha spesso privilegiato podcast e social media per le sue apparizioni, riconoscendo il potenziale di queste piattaforme nel dialogo diretto con gli elettori. Durante la campagna elettorale, ha accumulato ore di interviste con figure di spicco della manosphere, come Joe Rogan, Lex Fridman e Theo Von, personaggi influenti tra i giovani e spesso critici nei confronti dei media tradizionali.
Questa nuova politica porta con sé anche interrogativi sulla definizione di contenuti informativi legittimi, specialmente in un’epoca in cui i social media hanno ridotto i controlli sul fact checking. Le piattaforme digitali hanno permesso la nascita di una nuova generazione di opinion leader, spesso con un linguaggio diretto, privo di filtri e caratterizzato da una forte opposizione alla correttezza politica. Il modello economico di questi creatori si basa su sponsorizzazioni e pubblicità, con i dieci podcast più ascoltati che generano tra i 10 e i 50 milioni di dollari all’anno.
Con il ritorno di Trump alla presidenza, la Casa Bianca intende ridefinire il rapporto con l’informazione, ampliando la platea degli interlocutori e garantendo maggiore accesso ai nuovi media. L’inclusione di podcaster e influencer rappresenta un passo decisivo in questa direzione, rafforzando la presenza di voci alternative all’interno del dibattito pubblico. Se da un lato questa evoluzione rispecchia il cambiamento delle abitudini di fruizione delle notizie, dall’altro pone nuove sfide sul fronte della credibilità e della qualità dell’informazione diffusa ai cittadini.
(In foto, Karoline Leavitt)