Cateno De Luca, attuale sindaco di Taormina, ha attaccato il quotidiano La Repubblica e il giornalista Fabrizio Bertè per non aver gradito alcuni articoli e i loro titoli riguardanti la convenzione tra Siciliacque, il Comune di Taormina e Amam, la società che gestisce il servizio idrico per Messina. In particolare, De Luca ha già criticato Repubblica in passato per aver scritto che un parco messinese inaugurato poco prima delle elezioni europee mancava di servizi igienici e rampe per disabili. Secondo lui, chi ha scritto questi articoli non è mai stato punito nonostante, a suo dire, abbiano scritto “cazzate”.
Inoltre, De Luca ha deriso il direttore operativo di Siciliacque, Massimo Burruano, chiamandolo con nomi storpiati e definendolo un “tizio non autorizzato a parlare” e accusandolo di “sparare minchiate”. De Luca ha continuato a contestare Repubblica senza mai smentire direttamente il contenuto degli articoli, lamentando che nessuna smentita ufficiale fosse mai arrivata da Siciliacque.
Secondo De Luca, Siciliacque non avrebbe potuto fornire acqua extra a Messina come richiesto dal sindaco Federico Basile, perché l’azienda aveva già raggiunto il massimo della sua capacità di fornitura. De Luca accusa Repubblica di non aver riportato correttamente questi dettagli e di non aver capito che Taormina, grazie alla sua convenzione con Siciliacque, è riuscita a gestire meglio la crisi idrica rispetto a Messina.
L’ACCORDO
L’8 aprile, il Comune di Taormina, Amam e Siciliacque hanno fatto un accordo per aiutarsi a vicenda con l’acqua, soprattutto durante l’estate, quando ce n’è poca. Messina ha deciso di mandare a Taormina 60 litri d’acqua al secondo attraverso un tubo chiamato condotta di Fiumefreddo. In cambio, Siciliacque avrebbe restituito la stessa quantità di acqua a Messina tramite un altro corso d’acqua, l’Alcantara.
L’8 agosto i sindaci hanno controllato i contatori per vedere se l’acqua scambiata fosse davvero uguale, e così era. Però, questo equilibrio è possibile solo quando c’è abbastanza acqua per tutti, cosa che in estate diventa difficile a causa della siccità. L’ingegnere Massimo Burruano ha spiegato che l’acqua restituita a Messina era quella in più che non serviva direttamente a Taormina, ma che era comunque molto importante per loro durante l’estate, quando arrivano tanti turisti.
Se l’acqua dovesse scarseggiare, Messina potrà tenere per sé un po’ di più, riducendo la quantità inviata a Taormina. Questo accordo durerà finché ci sarà abbastanza acqua, e ogni tre mesi verranno fatti controlli per vedere se tutto funziona bene.
CORRETTEZZA E ACCURATEZZA PROFESSIONALE
Il comitato di redazione di Repubblica ha espresso solidarietà a Francesco Berté e alla redazione della cronaca di Palermo, vittime di un nuovo attacco violento e ingiustificato da parte del sindaco di Taormina, Cateno De Luca. De Luca, noto per le sue critiche verso chi fa il proprio mestiere raccontando i fatti, ha nuovamente attaccato i giornalisti con insulti volgari, senza fornire una replica concreta agli articoli di Berté.
Repubblica sottolinea che episodi come questo contribuiscono a mantenere l’Italia in una posizione bassa nelle classifiche internazionali sulla libertà di informazione, un problema che danneggia l’immagine del Paese e che non sembra preoccupare parte della classe politica. Nonostante gli attacchi, le giornaliste e i giornalisti di Repubblica ribadiscono il loro impegno a continuare a esercitare il diritto di cronaca con correttezza e accuratezza.
La Giunta regionale dell’Associazione siciliana della Stampa (Assostampa Sicilia) ha espresso solidarietà al giornalista Fabrizio Bertè e alla redazione di Repubblica Palermo, criticati nuovamente dal sindaco di Taormina, Cateno De Luca, durante un comizio del 29 agosto. Assostampa condanna la reazione violenta e ingiustificata di De Luca verso chi esercita la professione giornalistica e sottolinea che, pur avendo il diritto di dissentire e criticare, il sindaco non ha alcun diritto di offendere i giornalisti e il loro lavoro. Il sindacato ribadisce il suo sostegno ai colleghi di Repubblica, che continueranno a esercitare il loro diritto di informare.