La redazione de L’Espresso ha proclamato una giornata di sciopero per oggi, 3 settembre, con l’obiettivo dichiarato di impedire l’uscita del numero previsto per venerdì 6 settembre. I giornalisti del settimanale, già in stato di agitazione da tempo, hanno comunicato la loro decisione attraverso una nota in cui esprimono il loro malcontento per le recenti scelte dell’editore e del direttore.
Nella nota, i giornalisti spiegano che la decisione è motivata da “lo sconcerto per le scelte dell’editore e del direttore e forte preoccupazione per le ultime comunicazioni ricevute”. Tra i motivi principali della protesta, i redattori denunciano “i mancati rinnovi dei contratti a termine, l’assenza di un piano editoriale, il massiccio utilizzo di collaboratori esterni, la confusione per lo sviluppo sul web e il giudizio sprezzante sulla redazione definita ‘sovradimensionata’ e ‘sproporzionata’ ci inducono a riprendere la protesta”.
Negli ultimi mesi, la testata ha subito diversi cambiamenti significativi. Dopo il passaggio da Gedi a Danilo Iervolino, vi è stato un ulteriore cambio di proprietà con la cessione alla famiglia di Donato Ammaturo. A questo si è aggiunto, dal 31 maggio, l’arrivo di Emilio Carelli alla direzione del settimanale.
I giornalisti sottolineano che “con un atto di responsabilità” avevano deciso di sospendere un pacchetto di cinque giorni di sciopero, affidato al Comitato di Redazione, dopo la traumatica sostituzione dell’ex direttore Enrico Bellavia, “dando fiducia e credito alle rassicurazioni dell’editore e del direttore sul perimetro occupazionale e sulla salvaguardia dell’identità dell’Espresso”. Tuttavia, i presupposti di questa tregua sembrano ora “venuti meno”, portando i giornalisti a proclamare l’astensione di oggi e a riservarsi di attuare ulteriori scioperi “attingendo al pacchetto di 5 giorni già approvato”.
La nota si conclude con una richiesta chiara e urgente: “L’assemblea, dopo mesi di promesse disattese, chiede garanzie occupazionali e la presentazione scritta di un dettagliato piano editoriale che includa mansioni, perimetro occupazionale e strategie per lo sviluppo e la tutela della testata”.
L’Associazione Stampa Romana esprime solidarietà ai colleghi dell’Espresso in sciopero, criticando le scelte dell’editore e chiedendo un piano editoriale chiaro.