Il Comitato di redazione della Tgr Sicilia e il coordinamento Cdr della Tgr denunciano le criticità delle politiche Rai sulla produzione di immagini, portando all’attenzione il caso di Francesco Caudullo, operatore aggredito a Piazza Armerina insieme all’inviata Lucia Basso. Caudullo ha dovuto coprire personalmente i danni subiti dalla sua telecamera, accendendo i riflettori sulle problematiche legate alla gestione dei fornitori esterni.
Negli ultimi anni, la Rai ha ridotto drasticamente la produzione interna di immagini, affidandosi quasi esclusivamente a fornitori esterni. Questa scelta, secondo i rappresentanti sindacali, ha generato una serie di conseguenze negative, tra cui:
- Qualità ridotta del prodotto giornalistico.
- Difficoltà nella verifica delle informazioni e nell’assicurare l’indipendenza editoriale.
- Limitazioni nel realizzare servizi a causa della scarsa disponibilità di video di qualità accettabile.
Durante il recente stato di agitazione del personale della produzione, i disservizi si sono moltiplicati, dimostrando quanto queste scelte possano compromettere il lavoro delle redazioni regionali.
Gli operatori esterni sono spesso sottoposti a condizioni di lavoro precarie, senza garanzie in caso di aggressioni o danni. Inoltre, i contratti come fornitori non tutelano né la qualità del prodotto né la dignità lavorativa. Il ritardo nei pagamenti, in alcuni casi fino a sei mesi, aggrava ulteriormente la situazione, minando la fiducia tra Rai e i suoi collaboratori.
I rappresentanti sindacali chiedono alla Rai di tornare a investire su risorse interne, adeguatamente retribuite e formate, per garantire qualità, indipendenza e tutela dei lavoratori. In gioco non c’è solo la sostenibilità del lavoro giornalistico, ma anche il diritto all’informazione dei cittadini, pilastro del servizio pubblico.