L’Albania ha scelto una misura drastica imponendo un divieto totale di TikTok per un anno, in seguito alla tragica morte di un adolescente accoltellato il mese scorso. Il primo ministro Edi Rama ha giustificato il provvedimento dichiarando: “TikTok tiene in ostaggio i nostri figli”, riflettendo le preoccupazioni emerse da genitori e insegnanti riguardo episodi di bullismo e liti alimentati da contenuti visti sulla piattaforma.
Dopo una serie di consultazioni nazionali, il 90% dei partecipanti ha richiesto la chiusura del social. La misura entrerà in vigore all’inizio del nuovo anno, impattando circa 900mila utenti albanesi, il 30% dei quali ha tra i 13 e i 27 anni. Rama ha specificato che la durata del divieto potrebbe essere rivista in base a decisioni di altri paesi contro i contenuti violenti e discriminatori. Attualmente, Francia, Germania, Belgio e Australia hanno già adottato restrizioni simili sui social.
Il primo ministro ha sottolineato come TikTok, in Cina, operi con regole più severe per proteggere i minori, promuovendo contenuti educativi, ma l’Albania è troppo piccola per influenzare il suo algoritmo globale. TikTok ha risposto chiedendo chiarimenti al governo, sostenendo che l’incidente citato non fosse correlato alla loro piattaforma.
Tuttavia, l’iniziativa non è priva di critiche. Ina Zhupa, esponente dell’opposizione, ha definito il divieto “una grave violazione della libertà e della democrazia”, accusando il governo di strumentalizzarlo per fini elettorali.